Cabo Verde, Maio (Porto do Maio) – Cabo Verde, Sao Vicente (marina di Mindelo)
Novembre 22, 2020 - Novembre 23, 2020
Percorso: Cabo Verde, Maio (Porto do Maio) - Cabo Verde, Sao Vicente (marina di Mindelo)
Equipaggio: Giorgio, Franco, Cesar, Sandra, Stefano, Maribel, Arianna, Eloise, Giulio e Riccardo
Meteo: Sole, da NE a NW da 2 a 4 BF
Al ritorno dal giro per l’isola, congedati Pompeo e Nanda, raccogliamo le carte necessarie alla partenza dal delegato marittimo e ci mettiamo nuovamente in mare per coprire le circa 170 miglia che ci separano dal marina di Mindelo, ultima tappa a Capo Verde prima del grande salto Atlantico. Fortunatamente riusciamo a sfruttare al massimo il vento, variabile sia in direzione che in intensità, usando pochissimo motore e sia durante la notte che di giorno copriamo questo tratto con grande rilassatezza. La mattina di lunedì essendo ancora lontani dalle coste siamo costretti a usare il satellite per le lezioni di Italiano delle bambine (e le riunioni di papà) e tutto funziona bene.
Siamo costretti ad anticipare di un giorno l’arrivo previsto a Mindelo perché scopriamo di dover aspettare 72 ore prima di poter avere i test PCR necessari all’arrivo ai Caraibi e vogliamo partire con le buone previsioni di vento che ci sono per giovedì o venerdì. Sao Vincente è una splendida isola con alte scogliere rocciose e piene di verde ed è un bel cambiamento rispetto alle prime isole visitate. Splendido il faro nella punta sud, arrampicato sulle rocce con nessuna strada da terra.
Entrando nel canale fra Sao Vicente e Santo Antao, scopriamo che proprio in quel momento è partita la ARC che fa scalo a Mindelo. Fortunatamente troveremo meno persone nel marina e quindi più persone che possono aiutarci con gli ultimi lavoretti. Divertente l’immagine del Plotter che ci da in rotta di collisione con tutta la flotta!
All’arrivo al Marina facciamo subito rifornimento ormeggiando proprio a fianco a Corum, che ha appena disalberato durante la Vendée Globe. Proprio in quel momento la stanno chiudendo per lasciarla.
Il Marina è molto accogliente. La Polizia si presenta subito per darci il via libera allo sbarco dopo aver esaminato i documenti sanitari e ci invita comunque a presentarci al servizio portuale il giorno dopo con il foglio di via da Maio. Il prezzo è un po’ altino rispetto all’economia locale (più di 100 Euro al giorno), ma è chiaramente il più alto livello di servizi dell’arcipelago e paghiamo volentieri un prezzo “da marina spagnola”.
Scopriamo pian pianino la città che si rivela molto carina. Piacevoli mercati, diversi servizi, bei bar, un collettivo di artisti che sembra molto attivo e che forse firma lo splendido murale di fronte al porto che è fatto incidendo sull’intonaco.
Giornata piena di commissioni per la barca ma con l’aiuto di Kai, tedesco fondatore di boat CV e della quindicina di persone che lavorano con lui riusciamo a fare parecchi lavoretti, incluso liberare la deriva dalla saponetta incastrata. Scopriamo di avere il bompresso incriccato a livello del golfare dello yankee, è questa non è una buona notizia, ma riusciremo a ripararlo. Rifacciamo inoltre tutti i PCR del Covid (di nuovo 100 Euro a testa!) sperando in 2 giorni di avere i risultati, questo almeno ci promettono. L’infermiera qui è più zelante e insiste molto sia in gola che nelle narici per prendere il campione di mucosa. Per le bambine è una tragedia! Stefano affitta una macchina per un giro nell’isola il giorno dopo e la giornata di lavoro finisce a cena al Nautilus, uno dei migliori ristoranti in cui siamo stati in questo viaggio.
Il giorno dopo Maribel e Stefano partono alla scoperta dell’isola. Prima tappa: la montagna verde, una formazione rocciosa impressionante che domina l’isola con i suoi 730 metri. Quasi non crediamo che ci sia una strada che arrivi fino a su dal basso ma in effetti è anche bella (fatta di sanpietrini) e si arrampica parecchio. Purtroppo la giornata è nebbiosa, come tutte quelle che abbiamo avuto fino a ora su quest’isola e vediamo solo a scorci il panorama sotto di noi. Una guardia armata, Dario, ci accompagna fino alla sommità attraverso precipizi impressionanti.
La seconda tappa è la spiaggia di Salamansa dove scopriamo addirittura una bella creperie aperta e una scuola di windsurf e kite. Sarà l’unico posto “piacevole dove prendere qualcosa” del resto del tour.
Interessanti paesaggi si susseguono comunque anche sulla Praia du Norte, fra Baia das Gatas (abbastanza desolato) e Calhau (molto desolato…).
Il 26 Settembre arriva molto vento e una cara coppia di giapponesi, in giro per il mondo da molti anni, parte per il Sud-Africa con la loro bella barca di 32 piedi auto costruita con armo aurico (http://ikegawa-yacht.com). A loro abbiamo chiesto alcuni consigli di rotte per andare e partire dal Giappone l’anno prossimo.
L’ultima sera è molto piacevole, con una bella cena al Nautilus, con musica dal vivo, e anche altra bella musica ascoltata nei locali attorno al porto. La città sembra molto più viva con l’arrivo della stagione degli alisei e un certo numero di equipaggi che hanno cominciato a fare tappa a Mindelo prima dell’attraversamento: ancora pochi rispetto a tempi Covid-free, ma qualcosa si muove comunque.
Finalmente arriva Giovedì 27 il giorno della partenza ma ci svegliamo con la terribile notizia che il sistema Raymarine ha smesso di trasmettere dati e non abbiamo vento, posizione autopilota e altri dati necessari a una navigazione tranquilla. Comincia una corsa contro il tempo per risolvere il problema in giornata, visto che abbiamo solo 24 ore di tempo per lasciare l’arcipelago (abbiamo già il visto di uscita).
Alla fine della giornata non abbiamo ottenuto nessun risultato però il nostro tecnico Gilson Maocha, di BoatCV si impegna l’indomani a tentare di tutto oppure a metterci in condizione di partire, per cui il giorno dopo Giorgio va a chiarire la situazione con la Polizia che ci da l’ok per restare un giorno in più senza fare l’entrata e uscita dal paese e noi possiamo fare il check-up di tutto il sistema, che alla fine dopo aver trovato una serie di problemi vari, funziona nuovamente. Gilson è una persona molto competente, come ci dicono tutti quelli che hanno avuto a che fare con lui, e quindi ci sentiamo confortati dall’aver fatto una revisione globale del sistema con lui.