Colombia (Cartagena, Club de Pesca) – Colombia (Islas del Rosario, Isla Grande)

Febbraio 3, 2021 - Febbraio 5, 2021
Percorso: Colombia (Cartagena, Club de Pesca) - Colombia (Islas del Rosario, Isla Grande)
Equipaggio: Giorgio, Franco, Stefano, Maribel, Arianna, Eloise, Sandra, Cesar, Elizabeth, Andres, Valentina e Susanna
Meteo: Sole, N BF-4

Dopo la lunga pausa con l’equipaggio diviso fra Cartagena e Medellin, torniamo a Cartagena il primo febbraio, ma abbiamo una piccola sorpresa: la dogana di Turbo si rifiuta di fare lo Zarpe Internacional, e quindi i timbri sul passaporto, che doveva essere fatto fra Turbo e Capurgana e quindi il posto più a “sud” dove farlo rimane Cartagena! L’agente ci promette di risolvere il problema, ma questo implica che rimaniamo 2 sere a Cartagena. Peccato rimandare la navigazione, ma almeno abbiamo tempo di goderci questa città meravigliosa.  

Alla fine le autorità hanno deciso di risolvere la faccenda chiudendo un occhio sul fatto che potremo metterci molti giorni per uscire dalla Colombia e con qualche perplessità, lo Zarpe Internacional e 8 Passaporti già timbrati per l’uscita, imbarchiamo la famiglia Palomares di “clandestini” (loro rimarranno in Colombia e quindi non figurano sullo Zarpe) e ci dirigiamo verso l’arcipelago del Rosario per goderci prima possibile una giornata di mare. Fortunatamente nessuno ci chiama per il solito controllo radio. Interessante il passaggio davanti al canal del Dique, ancora nella baia di Cartagena, costruito dagli Spagnoli per portare l’oro del continente attraverso le acque del Rio Magdalena, direttamente al mare e fino a Cartagena, senza passare da Barranquilla evitando quindi la difficile navigazione fra le due città: ci ritroviamo nuovamente in un colore di acqua molto simile al delta del Rio Magdalena…

La navigazione è breve e senza storia e facciamo un ormeggio solitario in una bella baia fra coralli, mangrovie e alcune strutture turistiche e private, nascoste e perfettamente integrate nel territorio. 

Il giorno dopo comincia con una bella nuotata che ci da subito una bella sorpresa: due belle Eagle Rays praticamente sotto la barca!

L’isola è un dedalo di Lagune piene di mangrovie e molti uccelli che cantano nel silenzio assoluto e molti laghetti interni. 

A fine mattinata partiamo alla scoperta dell’isola, che si rivela una delle più belle mai visitate. E’ abitata da molti locals che hanno casine sparse in un bosco meraviglioso, fatto anche di alberi centenari: Ficus Enormi e bellissimi Cauchos dal colore molto rosso delle foglie. 

Pranziamo all’hotel Majagua, nella parte nord est dell’Isola, dove Andres e Elizabeth hanno passato una vacanza e si rivela un bellissimo posto, tra l’altro completamente vuoto a causa del Covid. Le bambine, intanto, si divertono a Playa Libre, sempre sul lato nord dell’Isola. 

Noi attraversiamo poi tutta l’isola a piedi fino all’estremità ovest, dove c’è un canale bellissimo fra l’Isla Grande e l’Isla Marina e ci godiamo un tramonto bellissimo dal ristorante Lizamar prima di rientrare in barca per la splendida pasta all’aragosta locale che ci ha preparato Franco.