Aruba (Barcadera) – Aruba (Wind Creek Marina)

Gennaio 3, 2021 - Gennaio 6, 2021
Percorso: Aruba (Barcadera) – Aruba (Wind Creek Marina)
Equipaggio: Giorgio, Franco, Stefano, Maribel, Arianna, Eloise, Giulio e Elisabeth
Meteo: Sole, brezze.

Anche ad Aruba, come a Barbados, ci dobbiamo recare al molo della dogana (a Barcadera) per fare i test Covid, ma poi ci lasciano spostare nella Paarden Baai di fronte a Oranjestad per aspettare i risultati del PCR e poi entrare nel marina, ma ahimè i risultati non arrivano e quindi ci rassegniamo a una giornata in barca con bagno e cenetta a bordo. La sera arrivano solo 5 risultati su 8 e il giorno dopo, e parecchi messaggi, telefonate ed emails, arrivano altri 2 ma manca quello di Giorgio. A questo punto decidiamo di annunciare che sono arrivati tutti e forzare la mano andando al Marina: Risolveremo poi il problema. Al Marina finalmente ci riuniamo con Cesar e Sandra che ci aspettano da 2 settimane ad Aruba. Mentre l’equipaggio sistema la barca, un piccolo contingente, affittata la macchina e comincia l’esplorazione dell’isola, su consiglio di Giuseppe e Patrizia, che hanno vissuto molti anni qui. L’itinerario del primo giorno è il seguente (preso dal prezioso WhatsApp di Giuseppe): dal Marina ci dirigiamo verso l’interno destino Arikok Park. Facciamo una prima sosta alla spiaggia di Boca prins, molto bella.

Dopo lo stop a Boca prins procediamo verso le grotte “Quadirikiri” luogo abitato dai primi indios in Aruba.

Passiamo poi da Rincon Beach un luogo dove i locali hanno costruito baracche abusive sulla spiaggia, molto pittoresco! Si prosegue poi verso sud per la spiaggia per kite surfers professionisti: Boca Grandi. Proseguendo verso sud è immancabile la sosta per la foto all’ancora rossa land mark del sud di Aruba.

Finalmente possiamo proseguire per la spiaggia dove possiamo rilassarci e pranzare: Baby beach, una spiaggia creata dal nulla dagli americani per portare i bambini che lavoravano nelle raffinerie, oggi bellissima! Per arrivarci passiamo attraverso la colony (villaggio costruito dagli americani negli anni 50 per il personale che lavorava nella raffineria di petrolio ora chiusa). È un salto nel passato nell’ America di Happy days! Vale la pena di farci un giro prima di scendere verso baby beach. La maggior parte delle case sono abbandonate.

Ritornando al porto passiamo per la cittadina di Sant Nicholaas, una volta abitato dal personale di colore della raffineria. Sant Nicholaas era famosa in tempi di precovid anche per la zona a luci rosse ovvero bar con la prostituzione legalizzata a favore del personale della raffineria e turisti. Conviene fare tutta la strada famosa per avere una idea dell’atmosfera del posto in passato. Ora Sant Nicholaas è famosa per i suoi graffiti nella main streetTorniamo in Barca e ci raggiunge Uriel, ballerino colombiano del gruppo di Maribel che abita ad Aruba da 23 anni. Con lui ci rechiamo a cena e finalmente ci raggiunge anche Beatriz, altra ex-ballerina del Ballet Folklorico di Antioquia, che tornerà con noi e con ELSSA in Colombia. Sono felicissimi di ritrovarsi assieme e il giorno dopo ci accompagneranno nel secondo giro di Aruba, verso Nord. 

Anche il secondo giorno è molto interessante: si parte da Eagle Beach e seguendo la costa verso Nord arriviamo ad Arashi Beach, dove ci fermiamo per il bagno e il pranzo.

Facciamo quindi una breve tappa alla Light House per una foto iconica, e ammirare la vista dalla piccola altura. 

Ci dirigiamo verso sud seguendo la costa su strade battute e inondate dalle piogge dei giorni precedenti dove solo i quads e i fuoristrada si avventurano prendendoci per pazzi (e lo siamo in effetti) con un pulmino da vacanze Piemonte, ma ce la caviamo egregiamente e fieramente!Dopo parecchi km di natura selvaggia riguadagniamo la strada normale per arrivare in tempo prima del tramonto nella bellissima zona del Natural Bridge. 

Giusto in tempo per arrivare a cena nel miglior ristorante di Aruba: Papamiento.

Le sorprese però non sono finite: domani partono Giulio e Eli e hanno tutti deciso di festeggiare il compleanno di Stefano la sera prima. Per cui appena arrivati in Barca si spengono le candeline e si mangiano una torta di compleanno al cioccolato assieme alla tradizionale Galette des Rois. E indovinate chi ha trovato la fave?